I rappresentanti del basket americano
7 Marzo 2018
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Un pallone da basket, una base musicale e lo spettacolo è assicurato…
Considerati come rappresentanti del mito americano se non addirittura uno degli emblemi degli Stati Uniti nel mondo, gli Harlem Globetrotters sono un’eccezione del basket. Il fondatore della squadra, Abe Saperstein, signorotto di nazionalità inglese residente a Chicago, li ingaggiò per la prima volta per esibirsi in una sala da ballo.
Fallito il locale, Abe decise di far partecipare la squadra, composta rigorosamente da giocatori afro-americani, prima ai campionati collegiali e poi al campionato NBA. Rifiutati dall’NBA dell’epoca, in quanto giocatori di colore, i Globetrotters diventano, da quel momento, il simbolo della lotta contro il razzismo.
La fama dei Globetrotters esplode nel 2002 quando il loro nome compare per la prima volta nella Basketball Hall of Fame. La squadra oltre ad esibirsi in moltissimi paesi europei e esteri, fu la prima ad annoverare tra le sue fila delle donne. La prima giocatrice fu Lynette Woodart, che entrò a far parte del team negli anni Ottanta. Nei Globetrotters hanno anche giocato Gose Tatum (giocatore del Cincinnati), Jamario Moon (Cleveland, Toronto Raptors) e Meadomlark Lemon mentre tra i membri onorari troviamo Whoopi Goldberg, Nelson Mandela e Papa Francesco.
La loro caratteristica è quella di unire uno sport come il basket a vere e proprie acrobazie. Molto conosciuta, per esempio, è la scenetta dell’arbitro-macchietta. L’arbitro fischia un fallo ad un giocatore e quest ultimo, maledicendolo, si gira di spalle e da centro campo lancia il pallone all’indietro facendo canestro.
Proprio per questo solo i giocatori dai fondamenti perfetti possono entrare negli Harlem. Oltre ai classici allenamenti sportivi, i Globetrotters vengono periodicamente assistiti da coreografi e sono obbligati a frequentare corsi di mimo e di recitazione.
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