A Bard con gli Avengers

Il Forte di Bard

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Questa volta ho deciso di raccotarvi di una gita che ho fatto in Valle d’Aosta e dove l’Italia si incrocia con il Marvel Cinematic! Nello specifico, il Forte di Bard, in Valle d’Aosta è stato scelto nel 2014, come sede dell’Hydra per Avengers Age of Ultron.

Ma perché questa scelta dell’autore di usare il Forte? Ora ve lo racconto

Il forte che si trova 106 metri s.l.m. era infatti perfetto per raccontare il quartier generale dell’Hydra del nord Europa.

Nel 2014, Joss Whedon, visto il suo forte legame con l’Italia, sceglie il forte di Bard come luogo dove viene nascosto lo scettro di Loki e dove per la prima volta appaiono i fratelli Maximoff.

Il regista infatti ha passato parte della sua gioventù sulla nostra penisola e voleva proprio girare parte del suo film nelle fortezze italiane. Dopo aver girato l’Italia in lungo e in largo, nonostante a prima vista Bard non sembrasse il luogo più adatto a girare un film è stato scelto per via del posto molto particolare e remoto in cui si trova, ossia la Valle di Champorcher.

Ed è così che parte il film… Hulk & co sono già in piena battaglia nei boschi attorno al forte al fine di poter recuperare lo scettro di Loki.

Il Forte di Avengers: Age of Ultron

Un pò di storia: i Romani, le Signorie locali e i Savoia

Situato a 106 metri sul livello del mare, il forte è suddiviso in più “piani” ed il punto più elevato si trova a 400 metri di altezza s.l.m.

La rocca di Bard fu abitata sin neolitico, tant’è che sono state ritrovate delle pitture rupestri che raffigurano lo scivolo delle donne per la fertilità. 

I romani arrivarono nel 25 a.c. sottomettendo i Salassi, popolazione locale che abitava nella zona di Ivrea e una parte qui al forte. Gli stessi Romani crearono poi la Via Consolare delle Gallie che univa Eporedia (Ivrea) con Augusta Praetoria [Aosta] per poi costruire la strada che portava al Piccolo e Grande San Bernardo.

Verso l’anno 1000 il forte era abitato dalla signoria di Bard e da quella della Valle di Champorcher ma verso il 1200, le due famiglie iniziarono a litigare e chi ne approfittò delle liti fu Amedeo di Savoia che nel 1240 conquistò prima il castello e poi, intorno al 1400, tutte le signorie sottomettendole ai Savoia.

Il Presidio Militare e le napoleoniche

Avengers al forte di Bard
Avengers al forte di Bard

Grazie ai Savoia, nel 1661 il Forte di Bard, diventò il più importante presidio militare del Ducato.

Nel 1800 i francesi di Napoleone cercarono di conquistare la rocca. Napoleone in persona si presenta con i suoi 40.000 soldati tra cui un giovane Stendhal (che scriverà a memoria di queste battaglie, il libro La vie de Henry Brulard).

Per conquistare il forte dopo molte peripezie e battaglie da cui ne uscì sconfitto, Napoleone pensò di far passare i soldati dalla montagna mentre i 60 cannoni li fece passare attraverso il borgo gettando sulle strade letame e paglia e coprendo le ruote con stracci per non far rumore. Nonostante avesse cinto le mura, il castello non fu mai espugnato totalmente tant’è che nella foga lo stesso Napoleone pronunciò le parole: “C’est villan château de Bard”.

Prima di andare via Napoleone chiese ai di radere al suolo tutto l’edificio.

La ricostruzione del Forte di Bard

Il Forte ora

Nel 1827 Carlo Felice con il timore di una riconquista da parte della Francia chiese all’architetto Oliviero di fare un progetto per ricostruire il forte.

Nel 1830 iniziarono i lavori e nel 1838 tutto era terminato. Dal 1850 tutti gli edifici erano collegati all’ampio salone attraverso 806 gradini in maniera che, qualsiasi cosa succedesse, ad ogni livello tutti gli abitanti potessero nascondersi nelle segrete del castello. Tutte le cannoniere sono costruite rivolte verso il nord e ogni giorno erano di istanza sempre 416 soldati, c’erano provviste per 3 mesi comprese munizioni.

Il complesso dopo essere stato in disuso per molto tempo, è stato riconvertito in carcere dove venivano posti i soldati accusati di insubordinazione, e in polveriera dell’esercito italiano fino a quando fu effettivamente smilitarizzato nel 1975.

Nel 1990 è stato acquistato dalla Regione Valle d’Aosta, ed è stato fatto un progetto con i fondi ricevuti, circa 36 milioni per la mobilità creando ascensori, viabilità, e facendolo diventare un polo museale, culturale e concertistico.

Il forte è sempre stato un posto vivo, non ha mai sparato un colpo contro il nemico da quando è stato costruito eccetto durante gmli addestramenti. Da qui il suo soprannome: Forte ilitare pacifico.

La cisterna per la raccolta dell’acqua è ancora attiva tanto che ancora oggi viene raccolta l’acqua per la centrale idroelettrica sottostante.


Curiosità

Guardando attorno al forte possiamo vedere diversi piccoli comuni. La valle circostante, la Valle di Champorcher, oltre ad essere stata creata dal ritiro del ghiacciaio baltico alto 700 metri e largo 5 km, offre un paesaggio selvaggio.

Hône è un paese di 1200 abitanti nel 1968 arriva l’autostrada e nel 1959 passa la linea ferroviaria (Chivasso-Aosta). Oggi la stazione, in disuso è stata trasformata in ostello per il pellegrini che attraversano la via Francigena.

Ogni 2 anni Bard ospita le napoleoniche, l’ultima svolta a maggio del 2023 dove 353 comparse hanno ripercorso i tratti salienti della guerra. 

Lo stesso Camillo Benso conte di Cavour fu esiliato dal suo stesso padre per insubordinazione per un anno in questo forte e al suo ritorno intraprese la carriera politica.

Michela Crosa

4 Replies to “A Bard con gli Avengers”

  • Essendo amante dei film Marvel, questa è stata una bellissima scoperta!! Ti ringrazio perché non sapevo della connessione scenografica tra il Forte di Bard e gli Avengers, una buona scusa per scoprire il posto e i dintorni.

  • Ne ho sempre sentito parlare ma non l’ho ancora visitato, mi sembra però un’ottima idea per un week end sempre così piacevole in Val d’Aosta

  • Ho visitato il forte diversi anni fa e, se non ricordo male, al suo interno ospitava una mostra sulle Alpi e sulla vita in montagna… era anche stata ricreata un’aula di una vecchia scuola.

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