Yellowstone National Park, due giorni immersi nella natura

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E’ arrivata l’ora! Finalmente siamo arrivati a Yellowstone, uno dei meravigliosi parchi della West Coast!

E’ notte è anche qui, come è successo a Santa Barbara, non ci sono locali aperti se non Mc Donald’s! Ed è qui che decidiamo di consumare la nostra piccola cena con un classico: il Filet o’ Fish.

Ovviamente in questa avventura on the road non potevano non vedere uno dei meravigliosi parchi dello U.S. National Park e abbiamo programmato una due giorni all’interno del parco nazionale di Yellowstone!

La riserva di Yellowstone

Lo Yellostone è la più grande riserva naturale degli Stati Uniti D’America. Si estende per la maggior parte nello stato del Wyoming, e sconfina anche in altri due: il Montana e l’Idaho.

Il nome? Una sua propria storia… Yellowstone ossia “pietra gialla” deriva infatti dalla colorazione che le rocce prendono a causa dalle emissioni solforose degli oltre 300 geyser ospitati all’interno del parco.

Prima e più grande riserva naturale degli Stati Uniti, facente parte del National Park Service, Yellowstone sorge su una zona vulcanica attiva di grandissime dimensioni. Anche qui, come per gli altri parchi naturali statunitensi, è necessario pagare un pedaggio per l’ingresso.

Entrare al parco

Lake Yellowstone

Benchè, per accedervi si può scegliere uno dei quattro ingressi principali, noi abbiamo scelto l’ingresso ovest, in quanto la nostra struttura ricettiva si trovava nella cittadina di West Yellowstone.

All’ingresso, i ranger omaggiano ogni vettura di una cartina e di un warning su un cartoncino giallo riportante la distanza minima da tenere in caso di presenza degli animali.

Lo spettacolo dei geyser e dei laghi

Dopo le consuete foto di rito all’ingresso in mezzo alla natura e aver percorso un rettilineo di circa mezzora, ci siamo imbattuti nella zona dei geyser.

Yellowstone infatti sorge sul vulcano attivo più grande al mondo. Tra tutti, il più conosciuto è l’Old Faithful, dalla portata di oltre 30.000 litri di acqua e che erutta ogni novanta minuti circa.

Nella zona dei geyser è stata allestita una passerella pedonale dove i visitatori possono passeggiare in tranquillità e osservare dal vivo le piccole eruzioni.

Per permettere al visitatore di ammirare l’Old Faithful, sono state allestite delle panchine, poste a distanza di sicurezza, per attendere il tempo tra un eruzione e l’altra. I ranger, aggiornano costantemente il cartello posto all’ingresso, con l’ora dell’ultima eruzione, permettendo così ai visitatori di conoscere il momento in cui avverrà la successiva.

Percorrendo un altro pezzo di Rim (così si chiamano i versanti del parco), ci imbattiamo in uno spettacolo davvero irresistibile: la Grand Prismatic Spring. Questo lago, se così può essere definito, rappresenta la più grande sorgente termale naturale (settanta gradi) di tutti gli Stati Uniti, i cui meravigliosi colori, che cambiano di stagione in stagione, sono ricreati dai numerosi batteri che riescono a sopravvivere alle alte temperature.

Un’altra attrazione da non perdere sono le Mammoth Hot Springs, cascate dal colore bianco in continua trasformazione, che si formano con lo scioglimento del calcare acqueo che si deposita sul suolo e che creano dei piccoli saltelli formando così delle cascatelle. In estate difficilmente si può vedere l’acqua che scorre, ma la zona è riconoscibile in quanto tutta la vegetazione intorno  e la collina circostante sembra una terra bruciata.

La cosa più bella? La Sapphire Pool, un geyser ancora attivo che erutta sporadicamente, di un colore blu zaffiro di cui non si vede il fondo e che crea un magnifico spettacolo.

Il Grand Canyon? Anche a Yellowstone!

Guidando attraverso il parco ci siamo poi imbattuti nel Grand Canyon di Yellowstone.

Quali viaggiatori, siamo rimasti stupiti dalla cosa, in quanto pensavamo che negli Stati Uniti ce ne fosse solo uno e invece, questa meraviglia di Yellowstone, lungo circa venti miglia e caratterizzato dal colore rosa, può essere attraversato grazie ad un ponte sospeso posto sopra una delle sue cascate, la Lower Fall.

E’ possibile inoltre ammirarne  la bellezza  da tre punti di osservazione raggiungibili a piedi o in auto: Lookout Point, Artist Point e Grand View Point.

Perchè abbiamo scelto di visitare Yellowstone?

Semplice per vedere quei bisonti che attraversano la strada incuranti di auto e persone che popolano i video di Youtube! E ce l’abbiamo fatta!

Ci siamo imbattuti in un considerevole numero di questi esemplari nella vallata chiamata Lamar. Distese di prati e di alberi, rigorosamente senza corteccia – e vi spieghiamo dopo il perché XD- sono il regno naturale di questi animali. In meno di cinque minuti di permanenza, infatti, un bisonte ha deciso di camminare sulla strada passando a fianco della nostra auto.

Ovviamente io volevo accarezzarlo ma i miei compagni di viaggio me l’hanno impedito intimandomi di chiudere gli specchietti della nostra Nissan Armada per evitare che ce li rompessero!

Il bestione, adornato con fili d’erba in testa, dagli occhi rossi e dalla stazza enorme, ha iniziato a passare a fianco delle auto e a strusciarsi contro le fiancate, finchè trovato un albero, ha iniziato a grattarsi la testa!

Finalmente abbiamo risolto l’arcano… gli alberi sono senza corteccia perché i bisonti, grattandosi, la staccano XD!

Gli animali del parco: rari e in via di estinzione

A parte i bisonti per cui è riconociuto, sessanta sono le specie che abitano il parco: orsi, alci, pecore di montagna, capre delle nevi, lontre, coyote, aquile (celebre quella dalla testa bianca simbolo americano per eccellenza), grizzly – simboli del parco, lupi..

Più raro imbattersi nei lupi in quanto, al momento della nostra visita, ne erano presenti circa 60 esemplari.

Sul Rim infatti sono stati posti, viste le numerose richieste dei visitatori, numerosi telescopi  che puntano sulla collina dove questi dimorano. Raramente i lupi vengono avvistati di giorno, è più frequente vederli verso il crepuscolo o di notte.

Più frequenti gli avvistamenti di grizzly che al mattino presto vanno solitamente a fare il bagno nello Yellowstone Lake. Noi, per esempio, abbiamo anche incontrato un’alce intenta a dissetarsi  al fiume che stavamo costeggiando.


Dove pernottare

Le strutture alberghiere dentro e fuori dal parco non mancano. Ovviamente il costo del pernottamento cambia a secondo della posizione!

Le strutture poste all’interno del parco sono più costose ma, essendo immerse nella natura, permettono di raggiungere in minor tempo i luoghi in cui è possibile vedere gli animali mentre quelle all’esterno sono meno costose e permettono di vivere nell’atmosfera di un paesino con pochi abitanti.  Dal versante est di Yellowstone, con circa 6-7 ore di macchina, è possibile inoltre raggiungere il Monte Rushmore e la cittadina di Cody.

E voi ci siete mai stati in questo immenso parco naturale? Raccontatemi le vostre esperienze!


Chicche di viaggio

I gesyser dello Yellowstone rendono l’aria quasi irrespirabile, talmente è calda è talmente è piena di zolfo, tanto che si è costretti spesso ad allontanarsi da essi per quanto calore emanano!

La prima spedizione dello Yellowstone avenne solo nel 1873 è fu pianificata dall’esercito degli Stati Uniti in Dakota e Montana per aiutare i tecnici della Northern Pacific Railroad a realizzare la linea ferroviaria della Union Pacific lungo il fiume Yellowstone. Comandata da David Stanley che ebbe come secondo George A. Custer – si proprio il famoso generale Custer che massacrò gli indiani Cheyenne a Washita!

Michela Crosa

24 Replies to “Yellowstone National Park, due giorni immersi nella natura”

  • Immancabile una visita allo Yellowstone park per i grandi amanti della natura! Purtroppo, entrambe le volte in cui ho visitato gli US ero in vacanza studio con la scuola, e tutto era già programmato. Non sono stata in questo parco, ma di sicuro, la prossima volta che ritornerò, mi piacerebbe inserirlo tra le tappe di un corposo on the road

  • Ho un meraviglioso ricordo di Yellowstone. Ma sono già pronta a tornarci perché ho un conto in sospeso con Grand Prismatic Spring. Quel giorno infatti c’era talmente tanto vapore che non siamo riusciti a fotografarlo e il famoso sentiero in altura dove si può salire per ammirarlo era chiuso perché c’era stata una piccola frana!

  • Credo che sia un’esperienza straordinaria quella di ammirare i geyser, ci starei tanto tempo ma credo che sia impossibile visto che l’aria diventa irrespirabile. Bella la compagnia dei bisonti, i tuoi compagni di viaggio hanno fatto bene a dirti di chiudere il finestrino….non si sa mai! 😅

  • Uno dei parchi forse più famosi e conosciuti a anche da me che non sono mai stata nei grandi parchi americani. La zona dei geyser mi sembra davvero spettacolare dalle foto. Peccato che l’aria sia così irrespirabile!

  • Questo parco porta con sè il mito, la leggenda, credo non ci sia viaggiatore che non sia in qualche modo affascinato dal suo richiamo. Carezzo l’idea di andarci da tanto tempo. Spero il prossimo anno sia quello buono, ho davvero bisogno dei grandi spazi americani 🙂

  • I parchi degli USA sono sicuramente uno dei motivi per cui ci tornerei subito e questo mi manca! La zona dei geyser deve essere splendida a vedere dalle foto!

  • I grandi parchi degli Stati Uniti mi mancano all’appello e devo rimediare il prima possibile. Mi avete fatto sognare, con queste immagini che sembrano arrivare da una cartolina. E che colori pazzeschi la Grand Prismatic Spring!
    Avevo letto della possibilità di dormire all’interno del parco e questa opzione è sicuramente quella che preferirei – magari con un po’ di fortuna di notte potrei vedere i lupi!

  • Voglio andare a Yellowstone fin dai tempi di Yoghi e Bubu! 🙂
    Purtroppo non ho ancora realizzato questo sogno, che anche per quest’anno è dovuto rimanere nel cassetto, ma speriamo che presto arrivi l’occasione giusta. Dev’essere pazzesco da vedere, un concentrato di meraviglie della natura e poi gli animali, meravigliosi. Bisonti, alci, lupi… ma soprattutto vorrei incontrare Yoghi, ovviamente! 🙂

  • Chi l’avrebbe detto che il parco dell’orso Yoghi fosse una riserva naturale immensa, avrei adorato anche io trovarmi questi bisonti così vicini, ho avuto un’esperienza similare nello zoosafari di Fasano in Puglia 🙂

  • Non sapevo affatto che a Yellowstone ci fossero anche i geyser, che bello! Mi fa piacere leggere di come sia tutto molto bene organizzato per la visita (che prima o poi farò anch’io). Gli animali, poi, sono semplicemente un sogno 😍

  • Questo parco americano è uno dei miei sogni nel cassetto.
    E leggere il tuo racconto e la tua bellissima esperienza mi ha fatto per un pò viaggiare con la testa. Grazie mille!

  • Il Parco di Yellowstone mi affascina moltissimo.
    Ma non ho capito, l’ingresso è libero o occorre fare un pass?
    Due giorni sono sufficienti o sarebbe meglio trascorrere al suo interno qualche giorno in più?
    Non mi dispiacerebbe affatto vedere anche il Monte Rushmore, ma 6/7 ore di macchina sono tante. Intanto cercherò di vedere Yellowstone 🙂

  • Purtroppo quando sono stata negli USA questo parco non era contemplato nel tour e mi dispiace… ma si dovevano fare delle scelte! Io scelsi all’epoca lo Yosemite, molto bello. Spero di poter tornare prima o poi e visitare altro… c’è così tanto da vedere!

  • Sono anni che cerco di organizzare un viaggio per visitare Yellowstone e il tuo articolo non fa che confermarmi ancora una volta che devo assolutamente riuscirci prima o poi!

  • Ricordo anch’io che durante il mio viaggio negli Stati Uniti spesso incontravamo solo Mc Donald’s! Io avevo pernottato all’interno del parco in dei lodge molto caratteristici in legno e con arredamento essenziale ma confortevole. Avevo visto solo piccoli animali ed i geyser sono davvero suggestivi. Consiglio vivamente di trascorrere qualche giorno in questo parco.

  • Ho visitato molti dei parchi nazionali americani; ma Yellowstone è di gran lunga il mio preferito. Probabilmente lo amo tanto per la sua fisionomia particolare, i geyser e le hot springs.

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