Starbucks, il primo store 50 anni fa a Seattle
2 Marzo 2021
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Siete talmente appassionati di caffè americano che non resistete a farvelo anche a casa? Allora siete come me!
Una passione di cui vi avevo già parlato in un vecchio post con il rivale Dunking Donuts, tanto da comprarmi miscele originali su Amazon (il cui quartier generale è proprio a Seattle) e farmi il caffè con la mia vecchissima french press Bialetti!
E perciò quando, pianificando il nostro itinerario della West Coast, abbiamo deciso di partire da Seattle, non potevo non visitare il primo Starbucks del mondo, aperto 50 anni fa in quel fatidico 31 marzo 1971!
La storia di Starbucks
Il primo negozio Starbucks fu aperto il 31 marzo 1971 a Seattle da tre insegnanti della San Francisco University: Jerry Baldwin, un insegnante di inglese, Zev Siegl, un insegnante di storia, e Gordon Bowker, uno scrittore.
Starbucks nasce come una catena di caffè che vende rigorosamente il suo marchio (macinato o in grani) oltre a the, bevande, pasticcini, utensili e macchine da caffè.
La svolta sul caffè da vendere si ebbe quando Howard Schultz amministratore delegato iniziò a comprare i propri grani dai produttori non più dalla Peet’s Coffee & Tea.
Oltre al classico locale, oggi Starbucks ha sviluppato un particolare concept store, la “Roastery” con l’arrivo del caffè “in grani verdi”. La prima Roastery è stata aperta a Seattle nel 2013.
Il caffè: quello originale!
Lo store Il Logo originale
E’ impossibile non notare il primo Starbucks Store davanti ai portici di fronte al Pike Place Market..
La coda che si crea all’ingresso solo per entrare a fare un giro all’interno o per prendere un caffè o un souvenir è lunghissima! Ma non si può aver detto di aver visitato Seattle se non si è stati qui!
Le vetrine sono bellissime in quanto riportano il primo e originale simbolo della catena.
Appena entrati due corridoi separano il piccolo ambiente; uno per il passaggio verso il banco per ordinare la conosciutissima bevanda mentre il secondo corridoio permette di visitare il muro dei souvenir.
Caffettiere, miscele, bicchieri termici, tazze in ceramica, felpe, magliette, tutte che riportano il famoso marchio! Ma non quello verde che ovunque vediamo negli store, l’originale a sfondo marrone!
Ovviamente io che sono malata di souvenir – ve ne parlo qui – non potevo tornare a casa a mani vuote e ho comprato la mia originale tazza in ceramica con il primo simbolo di Starbucks che conservo gelosamente vicino alla prima tazza che ho comprato nel nel 2005.
Uno dei segnali che si è nel posto giusto è il totem posto all’ingresso dove viene riportato la data di fondazione e ancora il numero civico ben in chiaro 1912 sull’ingresso.
In questo store il caffè viene ancora prodotto con la macchina e la miscela originale Una macchina vintage trita i chicchi fino a creare l’aromatica miscela il cui profumoovunquw nell’aria. I famosi chicchi di caffè ben conservati nelle pile di sacchi in juta.
Una storia alternativa
In vetrina In vetrina
Sul sito di Starbucks sono rimasta colpita da una piacevole storia raccontata dalla direttrice di questo punto vendita: Cora Carter.
Cora ama la storia che si nasconde dietro un gancio appendiabiti dal pomello rosso messo da uno dei precedenti direttori, Edwards.
La direttrice racconta infatti che ogni sabato mattina un’anziana signora Caroline, che abitava nel quartiere di West Seattle, camminava per più di 10 miglia per raggiungere lo Starbucks di Pike Place Market per gustare il suo amato caffè..
Ogni sabato mattina, quando arrivava, non essendoci alcun posto dove poter appoggiare la giacca, la lanciava su una vecchia porta.
Il Direttore Edwards un sabato mattina, prima di Natale, decide di fare un bel regal a Caroline e andò a comprare un gancio appendiabiti a soli due dollari al mercato.
Quel sabato quando Caroline arriva e non trova di nuovo nessun posto per la sua giacca umida, si guardò intorno a vide questo nuovo e splendente gancio.
La sua prima reazione fu”nessuno aveva mai fatto qualcosa di così carino per me” e quel gancio dopo più di 20 anni, 700 Store aperti negli States è più di 26.000 in 75 paesi rimane ancora lì.
Questo store non perde il suo fascino originale!
Curiosità
Nonostante Starbucks abbia all’attivo una miriade di punti vendita sbarca in Italia solo nel 2018.
Schultz, pensava infatti che l’idea Starbucks in Italia non funzionasse per due motivi: perchè patria del caffè espresso rigorosamente in tazzina e preso al bar e perchè gli italiani sono poco avvezzi a passeggiare con un caffè in mano oltretutto servito in grandi bicchieri di plastica.
Nonostante ciò, già da ottobre 20015 alcuni rumors parlavano di una possibile apertura in Italia di un punto vendita; tanto che il Corriere della Sera rivelò che Schulz stava accordandosi con l’imprenditore italiano Percassi.
Da rumors a notizia confermata con l’apertura della Starbucks Roastery in piazza Duomo a Milano il 20 novembre 2018 seguita dalla seconda apertura a Torino Porta Nuova il 30 ottobre 2019.
Chissà quale altra città italiana sarà colpita dalla mania Starbucks?
Ma per oggi TANTI AUGURI STARBUCKS SEATTLE, 50 anni di successi!
Es e volete saperne di più visitate il sito di Starbucks
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Adoro Starbucks, al di là dei prodotti che commercializza. Sinceramente spero prenda piede di più in Italia, con nuove aperture, magari anche al Sud.
sono stata per tanto tempo un vera addicted del caffé di Starbucks non tanto per il caffé in sé ma per l’atmosfera che hanno saputo creare intorno alla bevanda, veri intenditori di marketing. In tutti i negozi ovunque nel mondo il concept è lo stesso e il metodo di somministrazione anche con le lunghe file al bancone e il personale che storpia il tuo nome per scriverlo sul bicchiere ma quando ti chiamano ti sembra già di essere un pò di casa! Adesso sono un pò meno innamorata del brand ma mi è piaciuto leggere del primo punto vendita
Per quanto io sia un amante dei prodotti italiani, non nego che adoro il caffè americano di Starbucks. E poi l’atmosfera che Si respira all’interno degli store…. quel profumo di muffin alla carota e mandorla appena sfornati, da mangiare sulle poltroncine rosse…non vedo l’ora di tornare a viaggiare, perchè anche Starbucks comincia a mancarmi!
Adoro lo Starbucks, quando siamo in giro per il mondo ci andiamo spesso perchè fanno la migliore imitazione possibile del caffè espresso!
Starbucks è un po’ la mia ancora di salvezza quando non ho voglia di cibi grassi, strani o troppo speziati in ogni luogo del mondo. Un caffè ed un dolce mi risolvono una cena! Devo riconoscere che a Milano non mi attira: abbiamo sicuramente di meglio! Ma all’estero… guai a chi me lo tocca!
Molto interessante la storia di Starbucks. Ho trovato molto carino il gesto di Edward di far trovare all’anziana signora un gancio rosso per la sua giacca. Devo essere sincera, nonostante ci sia passata diverse volte davanti, non sono mai entrata in uno Starbucks e sarei davvero curiosa di provare il famoso caffè. Vedremo se nel prossimo viaggio ce ne sarà l’occasione.
Un’icona nel mondo che spesso frequento all’estero, ma devo dire che sono anche già stata in quello di Milano molto carino, interessante tutta la storia nel dettaglio non la conoscevo
Fino ad oggi sono stata da Starbucks solo a Winchester durante uno stage scolastico a Winchester. Ho fatto colazione lì per una settimana e or della fine dello stage ero praticamente assuefatta ad una loro cioccolata con doppio caramello e panna di cui sento la mancanza ancora oggi.
Io sono amante del nostro caffè, ma di Starbucks amo l’atmosfera e quello rappresenta. Mi piace questo punto vendita riproposto uguale nel mondo, ovunque ci si trova, un luogo internazionale per eccellenza.
Sono stata a Seattle nel primo negozio di Starbucks, però ti confesso che in linea di massima cerco di evitarli, scegliendo piuttosto delle caffetterie indipendenti con più carattere perché nelle grandi catene sembra sempre che ogni posto sia uguale all’altro e che i gusti siano gli stessi un po’ ovunque. Ma ti confesso che al fascino della caffetteria di fronte al mercato di Pike Place è difficile resistere!
E’ bello che Starbucks sia sbarcato anche in Italia. Visto che, per adesso, uscire dai confini nazionali è un’utopia, una gita in giornata a Torino può trasformarsi in un’occasione per sorseggiare il mitico Frappuccino (visto che ancora manca nel mio curriculum di esperienze gastronomiche).
Ho vissuto vicino a Seattle per un anno quando avevo solo 16 anni, ma ancora non avevo cominciato a bere caffè e così Starbucks mi era assolutamente indifferente! Ci potessi tornare ora non mi farei sicuramente scappare una visita!
Che carina la storia della signora Caroline! Mi piace lo Starbucks più per l’atmsofera nei suoi locali he per i prodotti in sé e per sé. Secondo me ne apriranno altri in italia!
Sicuramente si, ormai l’impero di Starbucks si estende ben oltre i confini degli Stati Uniti e del Canada
Anche a me piace molto Starbucks e ho la mia personale tazza logata a casa. Quando sono all’estero non resisto mai alla tentazione ed entro sempre in uno Starbucks quando lo vedo. Io però non prendo il tipico caffè americano, ma amo i frappè e i caffè con panna, cacao e caramello, insomma chi più ne ha più ne metta! Troppo golosi i caffè di Starbucks !
Sono una grandissima fan del caffè e Starbucks è stata una delle prime catene che frequentavo a Londra. Ho visto anche io lo shop di Seattle, inserito come una delle prime tappe del mio on the road a piedi .. x la città!! Strapieno di gente, ma come si fa a non andare!
Bellissima la storia del gancio per la cliente, quando si dice andare above and beyond per qualcuno! Io non amo il caffé ma adoro i frappuccini di Starbuck e a volte provo anche i loro prodotti natalizi. Se andassi mai a Seattle, una capatina al primo store la farei molto volentieri.
Non sono una particolare amante del caffè (se ti dico come lo consumo, tra l’abitare prima in Australia e poi in Germania, inorridisci!), ma di questo articolo ho adorato la passione che traspare nel tuo raccontare. Brava! 🙂
Ps: concordo, il logo marrone è stupendo!