Philadelphia e il cammino dell’Indipendenza

Independence Hall

6 minute read

Non stiamo parlando della cittadina che ha dato origine alle saghe di Rocky Balboa e Creed ma della Philadelphia, Philly per gli abitanti, che ha segnato la storia americana. La testimone di quelle 13 firme che hanno reso le colonie americane libere: la Dichiarazione di Indipendenza e la Costituzione degli Stati Uniti d’America.

philadelphia_statehouse
Philadelphia State House

Benvenuti a Philadelphia una delle città più antiche americane

Nata nel 1862, multiforme e multiculturale, lungo le sue strade, gli Americani iniziano la loro ricerca di Libertà e di Indipendenza. Qui nacquero gli Stati Uniti e i loro ideali!

Una città cosmopolita. Definita “Atene dell’America” dal pittore Gilbert Stuart, Philadelphia fu una delle prime città coloniali dove quakers, inglesi, scozzesi-irlandesi, tedeschi e schiavi liberati riuscirono a convivere e si unirono per creare quella forza rivoluzionaria che lottò per i propri diritti e la Libertà. Centro del governo, fino al 1800, anno in cui si spostò a Washington D.C., ogni angolo della città è pura storia!

Partiamo dall’inizio

1774: Il Parlamento punisce il Massachussetts per il Boston Tea Party, considerato atto intollerabile. Il porto di Boston viene chiuso e a Philadelphia viene organizzato il Primo Congresso Continentale

1775: il conflitto armato che inizia a Lexington e Concord ad aprile, porta al Secondo Congresso Continentale che ha luogo a Philadelphia e che elegge George Washington come capo delle forze armate continentali.

1776: Thomas Paine pubblica a gennaio ” Common Sense” esortando i colonialisti alla guerra.

4 luglio 1776: Viene firmata la Dichiarazione di Indipendenza e i 13 stati si dichiararono indipendenti dal governo britannico

17 settembre 1787: Viene firmata la Costituzione degli Stati Uniti all’interno dell’Independence Hall. In questo modo, gli Stati Confederati che fino ad allora non avevano ne potere esecutivo, ne giudiziario, ne sulla tassazione guadagnano questi diritti.

Independence National Historical Park – Pennsylvania

La lunga strada dell’Indipendenza viene raccontata all’interno dell’Independence National Historical Park in pieno centro città. Le visite al parco che partono tutte dall’Information Center possono essere giornaliere o di più giorni.

Liberty Bell Center

Prima tappa obbligatoria per rivivere questi momenti storici è la visita alla Liberty Bell. Per accedere al centro è necessario possedere un biglietto gratuito che può essere preso direttamente in loco o prenotato dietro pagamento di una piccola somma sul sito del governo www.recreation.gov

Simbolo universale di libertà e di indipendenza, riconoscibile per la sua crepa, riparata con un chiodo, la Liberty Bell rimase appesa fino al 1753 all’interno del campanile della State House e ha accompagnato con i suoi rintocchi la firma e la prima lettura in pubblico della Dichiarazione di Indipendenza.

Così come la sua frattura ricorda quanto la libertà sia imperfetta, le parole incise su di essa rieccheggiano ovunque:

“Proclaim Liberty and throughout All the Land unto All the Inhabitants Thereof”

I suoi rintocchi si udirono per l’ultima volta nel 1846, in occasione dei  festeggiamenti per il compleanno del presidente George Washington.

Independence Square

Di fronte al Liberty Bell Center troviamo l’Independence Square, il luogo in cui i 13 delegati si ritrovarono appena prima di entrare alla State House per firmare la Dichiarazione di Indipendenza.

Ammirare l’Independence Hall in cui il verde (colore della speranza) è predominante e vedere i tavoli e le sedie riportate anche in numerosi dipinti emoziona tantissimo! Quando entri qui, si comprende molto bene che cos’è il patriottismo americano. Sembra quasi di essere catapultati nella storia di quel famoso 4 luglio 1776!

President’s House Site e Carpenter’s Hall

La casa del Presidente, situata dietro al Liberty Bell Center, era l’ufficio in cui George Washington prima e John Adams poi vissero e lavorarono. Mentre Washington aveva tra il suo staff almeno nove schiavi, John Adams non ne ebbe nessuno.

Carpenter’s Hall, in stile georgiano, fu eretto tra il 1770 e il 1774. Qui ebbe luogo il primo Congresso del 1774, dove si scrisse e si firmò la prima Dichiarazione dei Diritti Umani.

we make history
They make American history!

La Dichiarazione di Indipendenza

Quattro gli importanti personaggi fautori di questo importante documento: Richard Henry Lee, Thomas Jefferson, Benjamin Franklin e John Adams.

Mentre Lee fu colui che per primo propose formalmente che le colonie dichiarassero la loro indipendenza dal governo britannico, Jefferson scrisse la bozza del documento e John Adams lavorò politicamente affinchè tutti la firmassero.

Benjamin Franklin, John Adams revisionarono il documento durante il Congresso di cui ne furono anche i segretari.

Altri luoghi storici

Se si può dedicare un pò di tempo alla visita, una passeggiata lungo i viottoli del centro città vi conduce all’edificio (in Chestnut Street) in cui nacque la Prima Banca degli Stati Uniti grazie ad Alexander Hamilton.

Poco distante da questo edificio la City Tavern(su Second Street), l’osteria “dei gentiluomini” cuore sociale, culturale e politico della città.

Franklin Court and Market Street House: Benjamin Franklin visse in una grande casa all’interno di un cortile di Market Street. Oggi troviamo solo una “ghost house” che riproduce indicativamente luogo e grandezza della casa oltre ad un museo sulla vita di Franklin attraverso video, artefatti, ufficio postale etc

Visitabile anche la Bishop White House ossia la prima chiesa episcopale protestante formatasi appena dopo la Rivoluzione Americana. In stile federale tipico dell’élite cittadina ebbe la fortuna di ospitare anche il Presidente George Washington.

Curiosità: A Philadelphia si trova anche la casa in cui visse il famoso scrittore Edgar Allan Poe nel 1843. Una casa in mattoni rossi visitabile con un tour.


Michela Crosa

18 Replies to “Philadelphia e il cammino dell’Indipendenza”

  • Sinceramente non avevo mai preso davvero in considerazione di visitare Philadelphia, prediligendo altre metropoli. Invece c’è moltissimo da vedere e tanta storia.

  • Che bello! Pensa che questo percorso avrei dovuto farlo quest’estate, avevo prenotato per gli Stati Uniti ma il Coronavirus ha scombinato i piani. Ho sognato un pochino leggendo il tuo post!

    • Sicuramente i quartieri di periferia, come quello in cui sorge la casa di Rocky, sono da visitare almeno in coppia. Per il resto la città è meravigliosa e puoi visitarla in lungo e in largo.

  • Non avrei mai pensato che a Philadelphia ci fossero tante cose interessanti da vedere. Secondo me trovandosi tra due grosse città come Washington e New York viene un po’ offuscata, anche se è un peccato.

  • Non pensavo che fosse definita l’Atene dell’America! D’altronde è un’antica città ricca di storia come si fa a non visitarla?!

  • Bellissima città in cui sono raccolte quasi tutte le testimonianze della storia americana. E’ molto importante fare quattro passi tra i vari uffici e luoghi storici: si capiscono meglio molti meccanismi e usanze americane.

  • Mi interessano sempre i luoghi dove si è fatta la storia, e Filadelfia si è conquistata di diritto un posto importante nella storia;grazie di questo articolo che mi ha fatto apprezzare una città che non avevo mai preso in considerazione come meta possibile di un viaggio.

  • Non avrei mai pensato che a Philadelphia ci fossero tante cose interessanti da vedere. Secondo me viene troppo spesso fagocitata da città più grosse e conosciute, come New York e Washington, ed è un vero peccato.

  • Leggo sempre con molto piacere i tuoi articoli sugli States perché non ho ancora avuto modo di visitarli e quindi, attraverso i tuoi scritti, inizio a conoscere qualcosa su queste meravigliose e storiche città

  • Ho avuto modo di scoprire Philly grazie a mio cugino che viva lì, ho anche scoperto angoli non turistici e assaggiato la famosa cheesesteak. Città molto piacevole devo dire, anche se in agosto il clima è allucinante!

  • Sono stata a Philadelphia l’anno scorso e ne ho bellissimo ricordo, anche perché quella è stata l’ultima vacanza degna di questo nome. Ricordo il caldo afoso tra le sue strade nel mese di agosto ma anche le birre fresche – e la Philly Cheesesteak – in riva al fiume!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *