Boston on the road: il Freedom Trail

Freedom Trail Boston

7 minute read

Torniamo a Boston, capitale del Massachussetts, teatro del Boston Tea Party e inizio della battaglia per l’indipendenza americana dai cugini inglesi!

Città di Paul Revere, massone, John Hancock primo firmatario dela Dichiarazione dell’Indipendenza e di Benjamin Franklin.

Essendo meta turistica, per permettere al visitatore di immergersi nella storia del paese, più o meno sessant’anni fa è stato creato il Freedom Trail.

Un itinerario dei principali luoghi chiave che hanno segnato la storia del paese. Come fare a riconoscerla? Seguite la linea di piastrelle rosse, grigie e nere che attraversa la città! E adesso partiamo con il luoghi iconici…

Il Boston Common

Massachussetts State House

Il Freedom Trail parte dal Bostom Common, il più antico parco cittadino situato di fronte alla State House.

Il Boston Common è uno dei parchi più antichi degli Stati Uniti! Fondato nel 1634 è largo oltre 20 ettari di terreno.

Massachussetts State House

Situata su Bacon Hill, il palazzo del governo è riconoscibile dalla meravigliosa cupola dorata. In questo palazzo il governatore, i senatori e i rappresentanti dello Stato si riuniscono ancora oggi.

La Chiesa di Park Street

Fondata nel 1804, questa chiesa evangelica si trova nella downtown di Boston. Da questa chiesa sono iniziate le proteste per garantire il voto alle donne e la lotta contro la schiavitù.

Granary Buring Ground

Proprio a fianco della Chiesa di Park Street si erge questo storico e monumentale cimitero. Un cimitero all’aria aperta che ospita le tombe di famosi Bostonians: Paul Revere, John Hancock e Samuel Adams.

All’interno del cimitero troviamo l’obelisco eretto nel 1827 per celebrare i genitori e i parenti del grande Benjamin Franklin, nato a Boston ma tumulato a Philadelphia mentre accanto all’entrata ovest troviamo il monumento dedicato al massacro di Boston avvenuto nel 1770.

King’s Chapel

Fondata nel 1662 come prima chiesa non puritana

Boston Latin School

Prima scuola americana a garantire un’istruzione uguale per poveri e ricchi riconoscibile dalla grande statua di Benjamin Franklin apena fuori

Old Corner Book Store

Questa libreria indipendente, come la City Lights Bookstore di San Francisco, è un luogo chiave della città. Originariamente era una farmacia riconvertita poi in una libreria indipendente: Ticknor & Fields.

In questa casa editrice furono pubblicate le prime edizioni delle opere di Mark Twain, Charles Dickens e “Piccole Donne” di Louisa May Alcott.

Old South Meeting House

Segui questa strada e vai alla scoperta dei luoghi storici della città: il Freedom Trail

Luogo simbolo del percorso in cui venne proclamato il famoso discorso “No tax area” che scatenerà il Boston Tea Party. Circa 5000 coloni al grido di “No tax area” si riunirono qui il 16 dicembre 1773 e scatenarono una grande protesta contro la compagnia delle Indie inglesi che deteneva fino a quel momento il monopolio del the.

Boston Massacre

Passata la famosa Old State House, ci avviciniamo al sito in cui ha avuto luogo il massacro di Boston nel 1770.

La storia racconta che in quella data ci fu uno scontro a fuoco tra i residenti e le truppe inglesi che si concluse con la morte di 5 bostoniani alimentando ancora di più l’odio verso i coloni inglesi.

Casa di Paul Revere

https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Boston_National_Historical_Park_BOST2497_(cropped).jpg#/media/File:Boston_National_Historical_Park_BOST2497_(cropped).jpg

Forse l’edificio più antico rimasto in città. Una casa coloniale realizzata intorno al 1680. Una casa coloniale che inizialmente apparteneva al parroco della seconda chiesa di Boston poi acquistata dalla famiglia Revere nel 1770.

Proprio da questa abitazione nel 1775 partì Paul a bordo del suo cavallo alla volta di Lexington per avvisare Samuel Adams e John Hancock dell’arrivo degli inglesi.

Veduta intorno al 1800 la casa divenne per un certo periodo sede di numerosi negozie e di un pensionato per i marinai. Fu ricomprata nel 1902 dal nipote di Revere per evitare che venisse abbattuta e che ci istituì la  Paul Revere Memorial Association.

Feneuil Park

In questo edificio storico fu discussa la famosa legge “No taxation without representation”. Oggi la Feneuil Hall è uno dei centri più visitati in quanto ospita al piano terra un mercatino dell’artigianato locale.

Old North Church

La chiesa più vecchia della città e luogo chiave per Revere.

Da qui infatti il cappellano Robert Newman insieme a  Capt. John Pulling, Jr si arrampicarono sul campanile e dopo aver acceso due lanterne, lanciarono il messaggio per Paul Revere “One if by land, two if by sea”, ossia gli inglesi avevano scelto di arrivare a Lexington via mare e non via terra.

Porto di Boston e visita alla nave USS Constitution

La terza nave utilizzata per combattere l’assedio degli inglesi è proprio la USS Constitution costruita nel 1774. La nave deve il suo nome allo stesso George Washington e fu utilizzata fino al 1887. Ora è una nave museo a cui dedicheremo un post dedicato.

Bunker Hill

Diorama all’interno di Bunker Hill

Ultima tappa del nostro itinerario e termine del Freedom Trail. Qui i coloni americani ingaggiarono battaglia con l’esercito inglese il 17 giugno 1775 per liberare la città dall’assedio.

All’interno del Bunker Hill è possibile visitare il diorama che ricostruisce i momenti più salienti della battaglia e dal quale partono i tour dedicati all’evento storico.

Michela Crosa

One Reply to “Boston on the road: il Freedom Trail”

  • Soggiornai a Boston molti anni fa, in occasione di non ricordo quale anniversario della lotta per l’indipendenza ed imparai tutto su questi fatti!! Ovviamente seguimmo anche il percorso. Mi piacerebbe tantissimo ritornare nella bella Boston.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *