La tradizione del Columbus Day

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Ogni anno, dal 1937, ogni secondo lunedi del mese di ottobre viene celebrato negli Stati Uniti d’America il Columbus Day.

Il 12 ottobre 1492 infatti Cristoforo sbarcò sulle coste americane, accompagnato dalle sue tre Caravelle: la Nina, la Pinta e la Santa Maria.

Italiano di nascita, Colombo riuscì ad attraversare l’Oceano dopo aver accettato la “mission” dal governo spagnolo in cerca di nuove rotte per il commercio.

Il primo sbarco, sulle coste dele Bahamas, dove fondò San Salvador portò Colombo a pensare di aver scoperto le Indie. E con il secondo sbarco, circa un anno dopo, Colombo toccò terra a Cuba e Giamaica, anche se la seconda spedizione non ebbe così successo come la prima.

La nascita di una tradizione

Le prime celebrazioni risalgono al 1865 quando lacomunità italiana di San Francisco rifacendosi alla tradizione di New York decide di ricordare le imprese di Cristoforo Colombo.

Il Colorado fu il primo stato a riconoscere l’ufficialità della festa nel 1905 e 1937, grazie aFranklin Delano Roosevelt diventerà festa nazionale.

Dal 1971 questa festà viene celebrata ogni secondo lunedì di ottobre, lo stesso giorno in cui in Canada si celebra il giorno del Ringraziamento.

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Una festa molto sentita dagli italo americani residenti, in quanto Colombo rappresenta l’orgoglio di una nazione. Il navigatore italiano che per primo arrivò nel nuovmo mondo e data in cui nacque l’epoca moderna. Durante la giornata banche, uffici postali, uffici federali sono chiusi e parate e festeggiamenti vengono celebrati per strada in tutte le Little Italy americane.

Parate, balli, festeggiamenti ovunque per festeggiare il marinaio. La più importante parata è quella di New York sula Fifth Avenue, ripresa anche dalle televisioni locali. Tricolori, carri, 35.000 prtecipanti e l’accensione dell’Empire State Building a festa.

Le controversie

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Una festa controversa che nasce per celebrare l’orgoglio nazionale italiano anche se spesso si sottolinea che i primi a solcare l’Oceano fossero stati i vichinghi.

Inoltre, molte comunità indigene sottolineano come la data di arrivo della popolazione europea in America rappresenti l’inizio dello sterminio delle proprie genti che abitavano il territorio.

Nel corso del 2020 molte statue del conquistatore sono state vandalizzate in tutti gli States tanto che alcune città hano dovuto rimuoverle per evitare ulteriori discussioni.

Per esempio la stessa San Francisco, culla dei festeggiamenti in onore del Columbus Day, he ha dovuto rimuovere dalla Coit Tower la statua nuovamente vandalizzata cancellando anche le celebrazioni previste.

Michela Crosa

6 Replies to “La tradizione del Columbus Day”

  • Avevo sentito, durante quest’anno, degli atti vandalici sulle statue (soprattutto in concomitanza con la tragica morte di Floyd e le proteste che ne sono derivate). In qualsiasi modo si pensi, è comunque tangibile, ancora oggi dopo secoli, il malessere derivante da differenze, tentativi di prevaricazione e razzismi. L’America è un continente eterogeneo e, per questo, molto difficile da comprendere storicamente..però mi affascina moltissimo!

  • Non conoscevo nei dettagli la tradizione del Columbus Day, avevo solo qualche nozione letta distrattamente sui libri di storia. vengo a conoscenza, leggendo il tuo articolo, degli atti vandalici ai monumenti, e mi viene la pelle d’oca. Siamo diventati irrispettosi non solo verso il prossimo, ma addirittura ce la prendiamo con delle statue!

  • Povero Cristoforo Colombo! Quest’anno le cose non gli sono andate molto bene, ho sentito alle news che in molte città americane la sua statua è stata oggetto di danneggiamenti e di sfregio!

  • Non sapevo di questa celebrazione. In effetti quella data ha cambiato moltissime cose nel bene e nel male. Il tuo articolo mi ha fatto riflettere e ti ringrazio per questo spunto di riflessione.

  • Voglio solo sperare che con il ribaltone politico di questi giorni, il clima razzista e poco conciliante di questo periodo storico, vada a scemare e si sfoghi in parate patriottiche e festose come solo gli americani sanno fare. Colombo è sempre Colombo!

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