Plymouth, dove nacque la tradizione del Ringraziamento
24 Novembre 2020
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A poco più di un’ora di viaggio dalla città di Boston (circa 40 miglia) si trova la cittadina storica più importante degli Stati Uniti d’America: Plymouth.
Il primo punto di attracco della Mayflower, la nave che ha trasportato i padri pellegrini nel nuovo mondo.
Qui nel 1620 i primi padri pellegrini, 102 persone in netto contrasto con il governo inglese toccarono terra vicino a Cape Cod.
Ma cosa centra il Thanksgiving con Plymouth?
Dopo il primo freddissimo inverno passato a bordo della Mayflower metà dei coloni persero la vita per il freddo e le malattie.
Nel mese di marzo i pellegrini incontrarono il primo nativo americano appartenente alla tribù Abenaki che li accolse nella nuova terra parlando in inglese.
Qualche giorno dopo, il nativo tornò con Squanto membro della tribù Pawtuxet e insegnò loro a coltivare il grano, pescare nei fiumi, evitare piante potenzialmente pericolose, estrapolare lo zucchero dalle foglie di acero.
Grazie a Squanto nascque la prima alleanza con i Wampanoag la comunità nativa che viveva qui da oltre 50 anni. Unico esempio di unione tra pellegrini e nativi.
La nascita del Thanksgiving
Nel 1621, dopo il primo anno in cui i padri pellegrini riuscirono ad avere il primo raccolto di grano, il Governatore William Bradford organizzò la prima festa del raccolto, invitanto anche i nativi Wampanoag e il loro capo Massasoit.
Questo fu il primo “Thanksgiving” mai organizzato benchè il termine nacque in un secondo momento, e la festa durò ben tre giorni consecutivi.
Poichè non esiste nessuna traccia del primo menù, molto di quanto successe in quel giorno ci proviene degli scritti di Edward Winslow. Novanta gli ospiti di questa festa, sfamati con un tacchino e cinque cervi.
Gli storici suggeriscono che il pasto fu creato con metodi di cottura e spezie dei nativi e la famosa torta del Ringraziamento è diventata piatto tipico del giorno solo in epoca contemporanea.
Plymouth: qui inizia la Storia Americana
La cittadina e’ il luogo ideale per una gita fuori dal caos delle grandi città. Qui possiamo ammirare la Mayflower II (fedele ricostruzione dell’originale) e il primo villaggio coloniale.
La Mayflower II
Una volta saliti a bordo si viene trasportati all’interno della storia coloniale. I visitatori, infatti, grazie anche alle numerose comparse travestite con costumi d’epoca, vengono catapultati senza accorgersene nel 1600 e una guida, introducendo la storia dei padri pellegrini, conduce i turisti lungo tutte le sale della nave.
Man mano che si procede, ci si può fermare a parlare con ogni personaggio facendo ogni genere di domanda sulla vita a bordo e sul viaggio.
Il cammino prosegue lungo la baia dove ad un certo punto ci imbattiamo in una sorta di tempio greco. Incuriositi ci avviciniamo e guardando sulla spiaggia troviamo la Plymouth Rock il punto esatto in cui la Mayflower ha toccato terra nel 1620.
Casalinga coloniale Padre pellegrini Capitano nave
A spasso nella Plymouth Plantation – il primo villaggio coloniale
Plymouth Plantation Villaggio coloniale
Camminando nel parco, il primo villaggio che si incontra è quello dei Wampanoag, la tribù indigena che abitava la zona prima dell’arrivo dei padri pellegrini. Grazie alla loro conoscenza della natura, i Wampanoag insegnarono ai nuovi arrivati come sopravvivere nella nuova terra: cacciando cervi e bisonti, pescando, coltivando mais e orzo, ad estraendo il succo d’acero oltre cucinando tutti i prodotti derivanti da queste attività.
Il secondo luogo, che non può non affascinare, è la ricostruzione del primo villaggio coloniale con case in legno, orti, torri di osservazione… Qui le comparse si occupano di mostrare ai turisti come si svolgeva una tipica giornata coloniale: costruendo per esempio un muro con paglia e argilla, producendo birra, mostrando come passava la giornata una “casalinga coloniale”.
Nativa americana alla Plymouth Plantation Nativo americano alla Plymouth Plantation
Alla fine del tour, ecco che un pannello ci racconta cosa accomuna i due popoli: il primo Ringraziamento.
Si narra infatti che, nel 1621, il capo dei pellegrini invitò, in segno di gratitudine per tutti gli insegnamenti ricevuti, il capo dei nativi a festeggiare per tre giorni consecutivi. A ricordo di questo episodio, si decise di festeggiare ogni anno il “Giorno del Ringraziamento” (Thanksgiving Day) che a partire dal 1863, terminata la guerra civile, fu fissato dal presidente Lincoln nella data del quarto giovedì di novembre.
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Ovviamente conosco il giorno del ringraziamento americano, ma non conoscevo la sua storia o il paese di Plymouth. Davvero interessante!
Ho letto con interesse il tuo articolo perchè sono secoli che racconto questa storia ai miei alunni; sia io che loro troviamo affascinante ripercorrere la storia dei Padri Pellegrini dalle coste della vecchia Inghilterra fino a Plymouth!
Ormai sono un paio d’anni che festeggio in Thanksgiving con i miei amici americani, approfondendo con loro più i piatti tipici che la storia dell’evento, Ho letto con molto piacere le origini di questa festività, e cercherò di approfondire con loro e cercare un punto di vista autoctono.
Conoscevo vagamente la storia del Ringraziamento, ma non nel dettaglio. Molto interessante!
Mi hai fatto conoscere dei retroscena di questa festa che proprio non conoscevo! Mi è piaciuto molto scoprire qualcosa in più su di una festività così importante per gli statunitensi e non solo!
Mi hai ricordato una parte di storia americana studiata e fornito nuovi dettagli sulla festa del ringraziamento, sarebbe molto bello viverla in loco
Ho letto con molto interesse. Non conoscevo la vera storia del ringraziamento americano. Vediamo sempre in tv in film serie e tg, ma fanno vedere solo il tacchino di rito, ma non della storia. Viverla sul posto deve essere molto interessante e bello per capirne il significato.
Interessante conoscere le origini delle festività e da dove derivino.
Quando si parla del giorno del Ringraziamento si pensa solamente al tacchino!!!
Mi ha sempre un po’ incuriosita questa festa del Thanksgiving Day perchè se ne parla spesso in sitcom, film e telefilm a stelle e strisce ma non avevo la più vaga idea che risalisse addirittura al 1621. Mi ha così fatto molto piacere leggere il tuo articolo, sia perchè ho potuto conoscere qualche dettaglio sulla città di Plymouth ma anche scoprire come e perchè sia nata questa tradizionale festa americana.
Stiamo giusto organizzando un on the road tra NEW YORK, BOSTON, PHILADELPHIA E WASHINGTON da fare quando si potrà viaggiare di nuovo. E adesso inserirò sicuramente PLYMOUTH – come città di interesse storico.
Bella la festa condivisa da bellegrini e nativi. Però se non sbaglio poi il prosieguo della storia non è stato così roseo. O sbaglio?
Sempre molto interessante conoscere più approfonditamente non solo la storia di un paese ma il legame che si crea con alcune tradizioni come il giorno del ringraziamento.
La storia della Mayflower e dei Padri Pellegrini fondatori mi affascina tantissimo, e anche se un pò a misura di turisti mi piacerebbe tanto visitare la nave e il villaggio per vedere come si sono trovati gli europei per la prima volta nel Nuovo Mondo
Quando sono stata nella East Coast avrei tanto voluto spingermi fino a qui, salem e rislaiere ancora fino in cima alla costa del Maine. invece sono riuscita a vedere solo Cape Cod e Martha’s Vineyard, che comunque sono luoghi bellissimi.
Grazie al tuo articolo ora conosco anche la storia e la tradizione del giorno del ringraziamento!
Bellissima questa parte di storia che sapevo soltanto a pezzi. Non conoscevo la città che presumo prenda il nome da quella inglese ma è quella da dove salpò anche la nave? (Una curiosità mia che mi è saltata in testa mentre leggevo).
Grazie!
Non saprei dirti se sono salpati dalla Plymouth inglese, sicuramente la cittò inglese è nota per essere uno dei porti commerciali più importanti di tutta la Gran Bretagna